
di Lorenzo Gentili e Tommaso Iannelli*
Con grandi artisti come Sorrentino o Salvatores, quest’anno ai David di Donatello gareggeranno anche due marchigiani: Giulia Grandinetti, nata a Macerata, e Nicola Sorcinelli, nato a San Costanzo (Pesaro), entrambi candidati ai David di Donatello come miglior cortometraggio.
Domani si terrà a Roma a Cinecittà la 70° premiazione del David di Donatello trasmesso in diretta su Rai1 e condotto da Elena Sofia Ricci e Mika, nel quale troveremo una buona impronta marchigiana e in particolare quella maceratese grazie a Giulia Grandinetti.

Il suo corto intitolato “Majonezë”, uscito nel 2024, è stato selezionato tra i 5 migliori cortometraggi candidati.
Nel cortometraggio ha voluto raccontare la storia di Elyra, una giovane donna albanese, che decide di affrontare le rigide regole e restrizioni del padre in una società patriarcale; tutta questa storia è contornata dalla scelta registica del bianco e nero, che rispecchia il suo stile utopico all’insegna dell’abbattimento di tabù e ingiustizie ancora presenti nella nostra società.
Grandinetti ha lanciato il suo esordio a 30 anni col lungometraggio “Alice and the Land that Wonders”, seguendo poi con cortometraggi come “Guinea Pig”, “Greenwater” e “Tria”. Ha quindi prodotto il suo ultimo cortometraggio, “Majonezë”, il mese scorso, che alla ventiduesima edizione di Alice nella Città ha vinto il premio per il miglior cortometraggio del Panorama Italia, oltre ad ottenere anche una menzione speciale per l’attrice Caterina Bagnulo. Il corto è ora stato acquistato da Mubi insieme agli altri cinque corti in gara ai David di Donatello e sarà disponibile in esclusiva sulla piattaforma dall’8 maggio. Giulia Grandinetti è ora al lavoro per il suo primo lungometraggio intitolato “Janue et Bleu”, del quale è scrittrice e regista.
Insieme a Nicola Sorcinelli rappresenta un forte esempio di passione per il cinema nella nostra terra marchigiana che potrà portare buoni frutti, e magari arrivare agli ambiti Oscar come già Dante Ferretti è arrivato quattro volte.
*Articolo prodotto da Lorenzo Gentili e Tommaso Iannelli, studenti della classe di comunicazione IIC del Liceo classico G. Leopardi di Macerata, all’interno del progetto di linguaggio giornalistico curato dal giornalista Marco Ribechi