martedì, Giugno 17, 2025

Nel cuore dell’Umbria: da Castiglione del Lago all’isola di Polvese

Le classi seconde della Secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Macerata sono rimaste incantate dalle bellezze del lago Trasimeno nel consueto viaggio di istruzione di fine anno

La città di Castiglione e le bellezze del lago Trasimeno hanno incantato martedì le classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Macerata che hanno visitato le località umbre per il consueto viaggio d’istruzione, appuntamento imprescindibile al termine dell’anno scolastico.
«La città castiglionese, antico insediamento di origine etrusca – raccontano i partecipanti e le partecipanti –  fu conquistata dai Romani, mentre l’attuale piantina urbanistica è stata definita dall’imperatore Federico II nel 1200. La prima tappa del nostro tour è stata la chiesa ottocentesca dedicata a Maria Maddalena, che è anche la patrona cittadina e viene festeggiata il 22 luglio. Il recupero delle forme classiche, gli stucchi ed i bellissimi affreschi con effetto tridimensionale della cupola e dell’abside, fanno da cornice alle due opere più importanti: una Madonna del Latte del 1300, quasi perfettamente conservata a cui le donne del posto andavano a chiedere una grazia e un Crocifisso in legno che si ritiene essere quasi miracoloso perché unico rimasto integro dopo una terribile tempesta di fulmini.
Come seconda tappa abbiamo visitato il palazzo della Corgna. detto anche palazzo ducale perché fu la residenza dei Della Corgna che governarono dal 1537 al 1647 il marchesato di Castiglion del Lago. Papa Giulio III affidò il territorio di Castiglione del Lago al nipote Ascanio, il figlio di sua sorella che aveva sposato un Della Corgna. Bellissimi affreschi attirano l’occhio verso l’alto: ci sono tutte le imprese di Ascanio grande condottiero e poi scene dedicate agli dei e alla mitologia.
Gli spazi esterni sono stupefacenti. Un camminamento di 170 m. collega il palazzo alle mura di cinta che circondano un ampio giardino, che fa da cortile all’edificio ed oggi è utilizzato come palcoscenico per le rappresentazioni teatrali o per le proiezioni cinematografiche. Dopo un breve ristoro in riva al lago, abbiamo raggiunto la nostra ultima tappa: l’isola di Polvese.
Abitata fin dal Paleolitico, nel Medioevo è diventata un borgo di pescatori, poi un’isola ad uso privato usata come riserva di caccia ed oggi è un luogo incantevole in cui immergersi nella natura, sulle rive del lago.
I suoi 70 ettari nascondano ambienti insidiosi, come le sabbie mobili celate dai canneti, e meraviglie come la lecceta di San Leonardo (una delle più importanti leccete ad alto fusto dell’Umbria). Sull’isola sono presenti anche il mastio di una fortezza usata per ripararsi dagli attacchi nemici e adibito ora a faro ed il rudere della chiesa di origine romana dedicata a San Secondo con il monastero degli Olivetani.
Infine abbiamo visitato la piccolissima chiesa di San Giuliano già nominata in scritti risalenti al 1028 con affreschi della scuola del Perugino. Nel pomeriggio decine di specie animali e vegetali hanno reso interessante una rilassante escursione lungo le rive dell’isola: i fiori di loto e le ninfee autoctone del lago Trasimeno, una terribile ferula tossica per chi la ingerisce, una biscia dal collare, un enorme biacco e poi ancora… cormorani, cigni, folaghe, germani e tanti altri animali spaventati dallo scalpiccio degli studenti.
Così, stanchi ma felici, siamo risaliti sui pullman per tornare a Macerata. Grazie ai nostri docenti referenti dei viaggi d’istruzione e grazie agli organizzatori, nel cuore dell’Umbria abbiamo goduto di un perfetto equilibrio tra cultura e natura, tra mini- lezioni di storia ed escursioni, tra le glorie del passato e le meraviglie del presente».

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