
Chi di voi non si sveglia ogni giorno con un desiderio, per la giornata o per la vita?
Sono proprio i desideri a dar vita a “Un desiderio al giorno”, il libro del maceratese Luca Tortolini, in corsa per il Premio Strega Ragazze e Ragazzi (8+).
Ora i tre libri saranno diffusi nelle scuole che hanno aderito al premio. I ragazzi e le ragazze leggeranno i libri e voteranno in seguito per scegliere il vincitore. I vincitori di tutte le categorie saranno resi noti a dicembre, quando verranno annunciati alla fiera di Roma “Più libri, Più Liberi”.
Luca Tortolini è docente della scuola di illustrazione Arsin fabula. Ha vinto il Premio Andersen 2021 per il Miglior Albo Illustrato con François Truffaut. Il bambino che amava il cinema (Kite) e il Premio Andersen 2024 come Miglior scrittore. Oltre alla scrittura si dedica alla promozione della lettura.
Di cosa parla nel suo libro candidato al Premio Strega?
«A Bosco Atavico – si legge nella sinossi – la prima cosa che si fa non appena si aprono gli occhi la mattina è esprimere un desiderio. È così da sempre, ed è così per tutti. Orso Bruno desidera essere felice, Scoiattolo Rosso essere amato; qualcuno desidera un pizzico di fortuna per scampare ai pericoli della foresta, e qualcun altro niente di più di un pasto succulento. Solo Lepre Cangiante non desidera nulla. Ma com’è possibile, si chiedono i suoi amici. Sarà forse malata? Non si può vivere senza desiderare. E siccome gli amici si riconoscono nel momento del bisogno, decidono di accompagnarla da Cervo Nobile per ricevere consiglio. E davanti al fuoco, ascoltando la voce calda e profonda del vecchio saggio, il gruppo di amici capirà che desiderare significa semplicemente creare delle piccole occasioni di felicità. E che basterà coglierne una al giorno per rendere quel giorno unico e irripetibile».
La scelta di inserire il libro nella terna finalista è motivata così dagli organizzatori del Premio Strega: «Un desiderio al giorno è un viaggio dolce e poetico sul senso e sul significato di desideri e amicizia.
Ambientato in un immaginifico Bosco Atavico – che è subito luogo d’incanto! – i lettori, così come i protagonisti della narrazione, si trovano fin dalle prime righe ad indagare un tema complesso: perché tutti gli abitanti del bosco – che siano grandi come gli orsi o piccini come gli scoiattoli – hanno ogni giorno un desiderio da esprimere mentre Lepre Cangiante no? E cosa sono i desideri?
La narrazione, lieve e calda, non manca di profondità e, affondando le radici nella grande tradizione delle fiabe e delle favole brilla per originalità e sottile ironia. Il dialogo tra il testo e le illustrazioni di Giulia Vetri è costante, ispirato, e l’intera narrazione si rivela un inno all’ascolto delle parole, delle emozioni, di ciò che siamo e della nostra voce più profonda.»
(a.p.)
