giovedì, Luglio 3, 2025

Foto capolavoro, un luogo dove rinfrescarsi e un misterioso mappamondo a Fermo

Ultimi giorni per vedere la bellissima mostra Children con gli scatti di Steve McCurry a Palazzo dei Priori a Fermo e una opportunità per scoprire la città e le sue bellezze

di Alessandra Pierini

La vita va avanti e resiste anche nelle condizioni più estreme. E’ così che un gruppo di bambini e bambine può giocare su un carro armato, che una mamma può pelare le pelate in un terrazzino tra palazzi devastati dalla guerra o che monaci buddisti bambini  continuano a cercare lo svago e il divertimento. Lo dimostrano le foto che Steve McCurry, celebre fotografo americano ha scattato in ogni angolo del mondo e che compongono la mostra Children a Palazzo dei Priori di Fermo. Sono gli ultimi giorni (chiuderà domenica 6 luglio) che hai a disposizione per visitarla e immergerti in questi ritratti di bambini e bambine che riescono a raccontare più di tante parole.

«Ho avuto il grande privilegio – ha spiegato Steve McCurry -di fotografare i bambini di tutto il mondo e ora che ho una figlia anch’io apprezzo ancora di più la loro energia, la loro curiosità, le loro potenzialità. Nonostante il contesto difficile in cui molti di loro nascono, i bimbi hanno la capacità di giocare, sorridere, ridere e condividere piccoli momenti di gioia. C’è sempre la speranza che un bambino possa crescere e cambiare il mondo»

La mostra, ideata e curata di Biba Giacchetti, ripercorre 50 anni di carriera del fotografo, uno dei più amati al mondo, che mescola tecnica, sensibilità ed emozioni, restituendo dei momenti di vita che sembrano cristallizzare la realtà e renderla immortale.
In un periodo storico in cui, grazie ai nostri smartphone,  scattiamo in continuazione foto, di qualità perlopiù discutibile, senza il pathos dell’attesa del momento giusto, della scena giusta, gli scatti di McCurry sono un invito alla lentezza che richiede la ricchezza di dettagli da osservare, di espressioni colte magistralmente dal grande fotografo, un invito alla riflessione profonda, a lasciare da parte la superficialità del momento e a rivalutare l’immagine in tutta la sua potenza e in tutto il suo significato.

La Sala del mappamondo

Non solo la mostra a Fermo. Non puoi perderti la Sala del mappamondo. Si chiama così perché a dominare la sala è il mappamondo in legno e carta reale di Fabriano del geografo Silvestro Amanzio Maroncelli, collocato nel Palazzo dei Priori nel 1713. Qui potrai scoprire, come un detective o come un urban Indiana Jones da dove è entrato nella stanza il mappamondo e qual è il continente mancante sulla superficie terrestre rappresentata.

Le cisterne

In questi giorni bollenti potrai scendere nelle viscere della città e “rinfrescarti” nelle Cisterne romane dove la temperatura è fissa a circa 15 gradi.
Tra le più antiche e più grandi al mondo, le Cisterne romane di Fermo furono realizzate tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C.

Dette anche “piscine epuratorie” e situate sotto gli edifici che occupano il lato est di Piazza del Popolo,furono costruite per ridistribuire l’acqua piovana. Per farlo nella maniera più capillare possibile, furono costruiti tre serbatoi disposti sul “Parco del Girfalco”. Ora si possono trovare all’altezza dell’attuale largo Temistocle Calzecchi Onesti e in via degli Aceti.

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