venerdì, Agosto 8, 2025

A sette anni sul palco dello Sferisterio, Riccardo Ciampitti è Fleanzio nel Macbeth

Le emozioni, la gioia e i progetti per il futuro nell'intervista al giovanissimo maceratese che ha debuttato al Macerata Opera Festival il 1° agosto e come un "Cenerentolo" è dovuto uscire di scena prima dello scoccare della mezzanotte

di Alessandra Pierini

Le prove, la preparazione in un camerino tutto suo e l’emozione di salire sul palco dello Sferisterio. Riccardo Ciampitti, 7 anni, di Macerata sta vivendo una esperienza straordinaria nel Macbeth dove interpreta Fleanzio, figlio di Banco. Una piccola parte che gli ha dato la possibilità di gustare ed apprezzare lo spettacolo dal vivo, non da spettatore ma da protagonista al Macerata Opera Festival.

Riccardo Ciampitti nel Macbeth (foto Luna Simoncini)

Riccardo non è nuovo nel mondo dello spettacolo. E’ cresciuto nella scuola di danza della mamma Cecilia Franceschetti e conosce già le regole ma lo Sferisterio è un’altra storia, fa tremare le gambe anche agli artisti e alle artiste più navigati.

Riccardo Ciampitti con Marta Torbidoni

Era pronto sul palco per la prima, purtroppo rovinata dal maltempo, ma è poi finalmente andato in scena venerdì 1 agosto quando, come un “Cenerentolo” è dovuto uscire di corsa dal palco allo scoccare della mezzanotte dopo aver “incassato” i suoi applausi: «Ne avrei avuti molti di più – spiega – ma i bambini e le bambine in Italia, dopo la mezzanotte non possono più essere sul palco, per questo quando lo spettacolo è finito mi hanno fatto entrare per primo, mancavano pochissimi minuti a mezzanotte. Ho fatto giusto in tempo a salire, tutti mi hanno applaudito poi sono dovuto scendere». A dividere la parte con lui Elia Stacey Marchegiani che andrà in scena nella replica di questa sera.
Ma partiamo dall’inizio di questa bella avventura.

I preparativi in camerino

Riccardo, come è stato scelto?
«Sono stato scelto perché alla scadenza dei termini per presentare le domande non c’erano altri – ammette candidamente – intanto avevano cercato anche tra i ragazzi del coro e avevano trovato un altro bambino».

E’ stato contento?
«Mi piacciono la danza, il palco e l’emozione. Quando me l’hanno comunicato sono stato molto felice».

Si aspettava di dover fare le prove e di doversi impegnare molto?
«Certo, mi aspettavo le prove e tutto il resto perché nello spettacolo mica lo sapevo cosa devo fare».

In particolare, qual è il suo ruolo?
«Io sono Fleanzio, il figlio di Banco il miglior amico di Macbeth. Macbeth dice alle guardie di uccidermi perché voglio diventare re al posto suo ma io sono già scappato. Entro in scena lentamente, arrabbiato nel terzo atto e sono una allucinazione, un sogno, così mi ha detto il regista (ndr Federico Gagliardi ha ripreso l’opera di Emma Dante). Poi sento una vocina del coro e di una persona che si chiama Lucia (ndr cantante fuori campo), apro la bocca, faccio i pugni e inizio a girare con Macbeth».

Dietro le quinte

Si tratta di una scena di pochi minuti ma lei deve essere nel camerino per tutto lo spettacolo?
«Ho un camerino tutto per me e anche un sarto personale che mi prepara con un vestito con una manica di pelo. Nei camerini ci sono tante finestre strane, dei tavoli e una tv in cui vedi l’opera in diretta. Ci sono tutti, cantanti, ballerinie ballerine, figuranti. Poi una voce dall’interfono mi avvisa “Signor Ciampitti, mancano 10 minuti, si prega di apprestarsi alle quinte”».

E una volta dietro le quinte cosa succede?
«Dietro le quinte, mentre aspetto parlo con i tecnici del palco che ho conosciuto, c’è uno scheletro di cavallo di cartapesta e c’è un signore che legge la musica e in base alle note mi dice quando mi devo preparare in mezzo. Ci sono i cantanti che aspettano di entrare, poi si apre il sipario e vedo le streghe che fanno strani movimenti, si spostano ed entro».

Quando sale sul palco cosa prova?
«Sono tanto emozionato, l’emozione della gioia, sono felicissimo di stare sul palcoscenico. Vedo tanto fumo e non vedo il pubblico ma faccio quello che mi ha detto il regista. Esco un po’ più calmo e vado subito ai camerini. Fuori dal palco vedo sempre la scritta di Rigoletto, lo vorrei vedere, anche se penso che sia una storia triste. Ora comunque aspetto il 10 agosto e non vedo l’ora di salire di nuovo sul palco».

Quindi vorrebbe tornare sul palco anche il prossimo anno?
«Sì, assolutamente. Mi piace proprio l’opera. Tra l’altro voglio diventare meglio di Roberto Bolle, diventare un attore famoso e uno youtuber».

Di seguito Macbeth allo Sferisterio nelle foto di Luna Simoncini

Potrebbe interessarti

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultime notizie

FOTO