
Una festa per celebrare il Made in Italy. Si è svolta nella sede dei Licei “A. Gentili-V. Tortoreto” di San Ginesio. Momento culminante è stato il benvenuto ufficiale ai nuovi iscritti e alle nuove iscritte da parte della dirigente Brigida Cristalllo, della comunità scolastica e del referente dell’Istituto per il Made in Italy, Raffaele Vittori, che, consegnando le magliette del nuovo liceo, ha rivolto loro un toccante messaggio: «La vostra generazione sarà in grado di realizzare un avvenire sorprendente – ha esordito, aggiungendo – quindi studiate per diventare i leader del nostro domani. Sognate e trasformate i vostri sogni in realtà, emozionatevi e cambiate il mondo anziché subire il cambiamento».
Organizzato dall’Istituto omnicomprensivo “A. Gentili-V. Tortoreto”, promosso e moderato dalla dirigente, l’evento è stato un’occasione per valorizzare e promuovere l’eccellenza italiana nei settori dell’artigianato, dell’industria e della creatività, un’opportunità di confronto e riflessione sulla valorizzazione del patrimonio culturale e produttivo italiano. «Questa giornata – si legge in una nota della scuola – istituita per riconoscere il contributo fondamentale del Made in Italy allo sviluppo economico e culturale del nostro Paese, invita infatti alla riflessione sull’importanza di sostenere e valorizzare le nostre filiere produttive, l’artigianato di eccellenza, l’innovazione e il talento che rendono unico il nostro Paese».
L’evento dell’Istituto “Gentili-Tortoreto” si è aperto con l’esecuzione dell’inno da parte degli alunni e delle alunne del primo ciclo, guidati dall’insegnante Katia Calvani.
Agli studenti della secondaria di primo grado, coordinati dalle professoresse Genny Ceresani e Sabrina Giansanti, il compito di presentare un focus sulle filiere e sul significato del Made in Italy. I liceali si sono resi protagonisti con il lancio della webradio “Gentili’s vibes, di cui sono conduttori e che gestiscono direttamente, sotto la guida della professoressa Tiziana Alessandroni. Con i loro podcast e interviste, realizzati grazie al supporto esterno di David Romano, hanno voluto trasmettere valori legati al territorio, esortando in particolare a non dimenticare bensì esaltare le radici.
L’intervento della professoressa Carmina L.G. Pinto, delegata dell’ufficio scolastico regionale per le Marche, ha aperto ufficialmente i lavori. Dopo aver portato i saluti della direttrice Usr Donatella D’Amico, ha espresso apprezzamento per la presenza di tutti gli attori, coloro cioè che concorreranno alla definizione dell’offerta formativa del nuovo percorso liceale del Made in Italy di San Ginesio, particolarmente rilevante per il fatto di essere il primo della provincia.
Ad esaltare il valore e l’unicità del Made in Italy, anche il colonnello Ferdinando Mazzacuva, comandante provinciale della Guardia di Finanza, che ha sottolineato il legame tra il Made in Italy e l’Arma, preposta alla sua tutela contro la contraffazione. Reato questo particolarmente odioso se commesso da connazionali, vero e proprio tradimento di ciò che il Made in Italy rappresenta. Il colonnello Mazzacuva ha tenuto a manifestare la soddisfazione di trovarsi in una “scuola importantissima, che ha la possibilità di tramandare le fattezze di qualcosa di unico che viene da noi” perché, ha precisato, “il Made in Italy è connaturato alla nostra stessa esistenza.
È stata poi la volta del sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, che ha esordito ringraziando la dirigente per l’attaccamento al territorio, perché, ha aggiunto, «credere nella scuola significa dare valore al territorio», rendendolo una punta di diamante in grado di spingersi oltre nel mondo.
«Nelle nostre zone serve cuore, serve passione – gli ha fatto eco il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, aggiungendo – la sostenibilità e la creatività che il Made in Italy esprime ad esempio nella moda o nella gastronomia sono patrimonio distintivo di quest’area e, per questo, l’attaccamento manifestato dai docenti al territorio è particolarmente speciale». Valore rilanciato dalla dirigente, per la quale «quando le persone trovano un’intesa sui valori, si uniscono in qualcosa di magico».
Sul concetto di sinergia si è soffermato anche Lorenzo Cignali, responsabile ufficio Affari esteri e made in Italy, referente istituzionale education Confindustria di Macerata: «Il segnale che viene dato con l’istituzione di questo percorso corrisponde in un certo senso alla rappresentazione del sistema-Paese, in cui autorità, scuole e attori del territorio collaborano per realizzare il nostro patrimonio, cioè la nostra creatività, il nostro ingegno». Ingegno che va valorizzato e tutelato contro ogni attacco illecito. «Per questo – ha concluso – con l’istituzione del Liceo del Made in Italy, si riconosce la vera leva competitiva: il capitale umano. Perché un prodotto può sembrare lo stesso, ma ciò che cambia è la mente che lo ha concepito». Augurando ai ragazzi e alle ragazze che intraprenderanno il nuovo percorso un caloroso in bocca al lupo, ha espresso l’auspicio che si formino per diventare “alfieri” a difesa dell’ingegno italiano.
Naturale prosecuzione del liceo del Made in Italy sono gli Its Academy, realtà formative di recente istituzione che, come ha spiegato la dirigente Cristallo, sono definite scuole di alta tecnologia. A rappresentare queste realtà, Nazareno Agostini dell’Its Academy di Recanati, che ha ricordato che gli Its Academy nascono per introdurre i giovani nel sistema produttivo. Rivolgendosi agli iscritti al nuovo liceo, li ha definiti precursori di una realtà che porterà sviluppo in tutta l’area, esortandoli a proseguire la formazione presso l’Its del Made in Italy, che include tante importanti aziende del territorio. Restare nei territori, credere nel ruolo della formazione come chiave di volta per portare sviluppo, è stato questo il suo invito.
Della necessità di «recuperare e rilanciare la nostra identità» ha parlato la vice sindaco del Comune di Macerata Francesca D’Alessandro. Fulcro del suo intervento, il patrimonio che ci invidiano in tutto il mondo e la necessità di portare avanti le progettualità mirate alla sua valorizzazione, cogliendo le grandi opportunità che il nostro tempo ci offre, come questi percorsi liceali innovativi.
«Rivitalizzare, valorizzare: è la sfida accettata dalla dirigente Cristallo» ha riconosciuto Carla Sagretti, Commissario straordinario dell’Istituto, porgendole vive congratulazioni per l’impegno profuso puntando anche al rilancio del territorio. L’incontro è stato anche un’occasione per conoscere il corpo docente del nuovo percorso. Inoltre, a sottolineare la caratterizzazione del nuovo Liceo, in grado di collegare concretamente la scuola con il mondo produttivo, ampio spazio hanno avuto anche le aziende del territorio intervenute alla celebrazione. A cominciare dalla Paimar di Paolo Marzialetti, in rappresentanza anche delle aziende del Distretto del Cappello, che ha evidenziato la stretta collaborazione tra queste realtà produttive e le scuole del territorio fin dai percorsi Pcto. Di impresa ha inoltre parlato il delegato dell’azienda Tooy di Amandola: «Quando vendiamo un prodotto, vendiamo un’esperienza di vita, qualità, ingegno da esportare in tutto il mondo».
Ricerca, prevenzione e cultura sono state infine le parole chiave dell’intervento di Luigi Bellesi, titolare di L.A.B., un laboratorio di prodotti naturali, cotti in forno a legna costruito con antiche metodologie, lavorati artigianalmente, senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi. Lavorare sulla prevenzione significa fare ricerca sulle materie prime, ha detto; in questo senso è fondamentale mettere al centro una vera cultura alimentare, testimoniata nel caso di L.A.B. anche con la creazione di un Museo.