lunedì, Maggio 5, 2025

«La mia bisnonna Clementina e quella promessa che le cambiò la vita»

Giuliana Salvi ha presentato a Macerata Racconta il suo libro di esordio dedicato alla sua antenata. Rimasta vedova con due figli e una figlia andò da Roma a Lecce per vivere con le sorelle e fondò, nella sua casa, una scuola in cui per anni accolse studenti e li formò accendendo in loro il desiderio

Da sinistra Giulia Salvi, Alessandra Pierini e Lucia De Luca

di Carlo Torregrossa

Ci sono insegnanti capaci di cambiare la vita dei loro studenti o almeno di appassionarli e renderli liberi e pensanti attraverso lo studio. 
E’ stata senz’altro una di questi Clementina Martello che viene raccontata nel libro Clementina, scritto dalla pronipote Giuliana Salvi. Edito da Einaudi, è stato presentato questo pomeriggio a Macerata Racconta nella galleria degli Antichi Forni.

Un idea che nasce durante il Covid, quella di ripercorrere la vita di una donna severa, dura e sempre vestita di nero: «Sono riuscita ad entrarci in contatto scrivendo di lei, ci siamo tenute per mano – racconta l’autrice –  anche grazie ad una serie di lettere, che lei scriveva alle sorelle».
L’uomo della sua vita, il marito Cesare, con il quale aveva un rapporto paritario (non scontato nei primi anni del 900),  morì quando nacque il terzo figlio, il nonno di Giuliana. Poco prima di morire, disse a Clementina:  «Voglio che tu dia ai nostri tre figli il futuro che gli avrei dato io. So che tu ci riuscirai». Sono queste parole a stravolgere completamente la vita di Clementina, che dopo quella morte tornò a Lecce dove fondò una scuola in casa sua e per vent’anni formò ragazzi e ragazze.

Una figura austera e molto ruvida quella di Clementina, ma anche un simbolo di emancipazione: «Femminista nelle azioni, non tanto negli ideali» specifica Salvi.
Non c’era lo Stato sociale, perciò Clementina si diede da fare e prese in mano le redini della famiglia. Si ritrovò a fare pochissima vita sociale ma poté realizzare la sua vocazione, quella di insegnare.
«Possiamo definire Clementina un personaggio anche politico, questo perché lavorando sui giovani lavorava sul futuro e la società» sottolinea Salvi.
Clementina era una donna molto empatica, e riuscì in breve tempo a conquistare la fiducia delle sue studentesse e dei suoi studenti «accendeva in loro il desiderio, la curiosità, prestava persino i suoi libri. – racconta Salvi – Questo viene ricordato, ed è stato ribadito anche da due suoi studenti che hanno assistito alla presentazione del libro a Lecce, i quali si sono commossi nel ricordarla come insegnante»

Copie del libro Clementina

«Clementina all’interno di questo libro esce in tutta la sua potenza» afferma Alessandra Pierini.  Questo perché dal libro emerge tutto il riscatto e la rivalsa di questa donna segnata da un’esistenza dura, ma accompagnata da un grande cuore e soprattutto un enorme coraggio. «Non a caso è nata lo stesso giorno di Virginia Woolf» ricorda l’autrice.
Nonostante la concretezza e le difficoltà, Clementina ci lascia delle illusioni che vengono alal luce nei suoi racconti scritti all’età di 16 anni, che «sembravano scritti da una penna esperta non da una ragazzina» afferma Salvi, racconti che il padre fece pubblicare, e che lei scriveva con tutte le illusioni che una ragazza di quell’età può avere.

L’autrice firma le copie del suo libro

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