
A Montecassiano sono già tornate le lucciole, prenotazioni aperte in anticipo. Anche quest’anno riparte il percorso ideato per scoprire il mondo dei piccoli insetti luminosi, che ogni primavera attira centinaia di curiosi da tutta la regione e non solo. Due sono le novità introdotte da Enzo Piermarini, elettricista in pensione con la passione per la natura e la biodiversità. «Come tutti abbiamo notato quest’anno la natura è in anticipo di circa 20 giorni – spiega l’uomo – alcune lucciole sono già arrivate ed è possibile già ammirarle nelle notti più buie. Per questo motivo sono stato costretto ad anticipare le prenotazioni che hanno già preso il via. Abbiamo terminato un inverno anomalo, molto caldo e tutta la vegetazione ha anticipato i suoi cicli, anche noi ci adeguiamo».

Durante l’inverno, l’amico delle lucciole ha lavorato duramente per migliorare e abbellire il suo campo dove accoglie i numerosi gruppi di visitatori. Nel dettaglio sono due le nuove attrazioni pensate per raccontare la vita dei contadini del secolo scorso. «Prima dell’ingresso della galleria della biodiversità ho voluto ricreare un pagliaio come quelli di una volta – spiega Piermarini – non è una cosa banale, serve una tecnica ben precisa per non farlo volar via durante le notti di vento e soprattutto per non far penetrare l’acqua che marcirebbe la paglia».

Lu paglia’, questo il nome dialettale, aveva due funzioni importantissime: «Era una fonte di alimentazione sia per gli animali che per le persone – dice l’uomo – Infatti è l’accumulo dell’alimento per gli animali da stalla ma era anche una riserva proteica per gli uomini. Infatti gli uccelli di notte, in inverno, andavano a dormire nei pagliai. La mattina i contadini li avvolgevano con una rete, battevano la paglia e catturavano così gli uccelletti che si usavano per la polenta, un piatto tipico anche dalle nostre parti. Era una sorta di trappola per volatili, inoltre è assolutamente ecosostenibile perché non si buttava via nulla e non necessitava di energia».

La seconda attrazione è l’esposizione di utensili da lavoro della campagna. «Li ho ritrovati tra le tante cose disponibili in casa – dice Piermarini – alcuni sono molto curiosi e si fa fatica a capire a cosa servissero. Ad esempio c’è una nasiera per tori, un tagliafieno, una lanterna ad acetilene. Voglio interrogare i bambini e farli lavorare con la fantasia per riportarli a tempi che oggi sembrano lontanissimi». Nel percorso, oltre alle due nuove attrazioni si potranno visitare quelle introdotte negli anni passati come la casa sull’albero cavo, il tunnel della biodiversità costruito con le potature per una lunghezza di 60 metri, il pozzo con il secchio. Tutte le attrazioni della vita di campagna di un tempo fanno da cornice al parco delle lucciole, dove protagonista resta il piccolo animaletto con la lanternina che tanto affascina grandi e bambini.
La visita è gratuita e le prenotazioni possono essere effettuate al numero 338 837 9533 per iniziare le visite da domenica 25 maggio per circa tre settimane, il periodo in cui saranno presenti le lucciole ad eccezione delle notti piovose.
(Redazione Cronache Junior)

